Today it’s my Birthday, they say I was born on March 25th A.D. 421, according to historical chronicles that report the first stone used to built the Church of St James in Rialto, thanks to an ex-voto of a carpenter miraculously saved from a terrible fire.
I have too many memories of what has happened so far, sometimes I get confused, as each recollection entails another one and in the end each one of you out there, distracts me with another story, century after century the stories still go on.
If I have to take into account other events, today it’s also Dante’s Day, the father of the Italian language – the author of the Divine Comedy – it seems that the poet managed to come to Venice long time ago on September 1321, as ambassador for Messer Guido Novello, took malaria from a mosquito bite and died few days afterwards in Ravenna, the city with the splendid Byzantine mosaics.
They are going to celebrate me properly inside the Basilica of St Mark, my patron saint, whose story is part of my legend; his relics were stolen from Alexandria of Egypt by two Venetian merchants who covered the saint’s remains with pig’s meat in order to avoid the Muslim soldiers’ inspection, and since then he’s been buried here, despite the big fire that destroyed the whole structure in 972. Some fiction writers had also tried to link St Mark’s legend with the body of Alexander the Great, following the Macedonian star engraved in the stone of Saint Apollonia, fantarcheology or myth?
Year after year, ebb after ebb, flooding after flooding, I’m going back to my happy returns, telling just a tiny part of what I saw…
1600 anni
Oggi è il mio compleanno, dicono che sia nata il 25 Marzo 421 AD, secondo le croniche storiche che testimoniano la prima pietra usata per costruire la Chiesa di San Giacometto a Rialto, grazie all’ex-voto di un carpentiere scampato miracolosamente a un terribile incendio.
Ho troppi ricordi di quanto è successo finora, a volte mi confondo, visto che ogni ricordo si ricollega ad un altro e alla fine ciascuno di voi là fuori mi distrae con un’altra storia, secolo dopo secolo le storie continuano.
Se devo tenere conto di altri eventi, oggi è anche Dantedì, il padre della lingua italiana – l’autore della Divina Commedia – pare che il poeta riuscì a venire a Venezia molto tempo fa nel Settembre del 1321, come ambasciatore di Messere Guido Novello, prese la malaria dopo una puntura di zanzara e morì subito dopo a Ravenna, la città con gli splendidi mosaici bizantini.
Mi faranno una festa come si deve dentro la Basilica di San Marco, il mio santo patrono, la cui storia fa parte della mia leggenda, le sue reliquie vennero rubate da Alessandria di Egitto da due mercanti veneziani che coprirono le spoglie del santo con carne di maiale per evitare un’ispezione dei soldati musulmani, e da allora è sepolto qui, nonostante il grande incendio che distrusse l’intera struttura nel 972. Alcuni scrittori di narrativa hanno anche cercato di collegare la leggenda di San Marco al corpo di Alessandro il Grande, seguendo la stella macedone incisa nella stele di Sant’Apollonia, fantarcheologia o mito?
Anno dopo anno, marea dopo marea, inondazione dopo inondazione, mi rivolgo ai miei felici ritorni, raccontando solo una piccola parte di quello che ho visto…
25 Mar 2021 at 5:48
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1600 anni – Il compleanno di Venezia